Amata
Un film intenso ed emozionante che intreccia storie di vite, scelte e destini.
Domenica 16 novembre
ore 18 e 21
17-18-19 novembre ore 21
Nunzia è la prima della sua famiglia a studiare all’università. Viene dalla Sicilia apposta, ha pochi soldi ma se li fa bastare, condivide un appartamento con altre studentesse. Una sera in discoteca incontra un ragazzo che le piace, dopo poco scopre di essere incinta ed entra in crisi, non sa se ha voglia di tenere il bambino. Nel frattempo Maddalena, ingegnera edile sposata con il pianista Luca, continua a provare ad avere un figlio, ma di fronte all’ennesimo aborto entra in crisi va in frantumi e alla fine sceglie il percorso di adozione. Margherita, infine, è una neonata che viene al mondo senza sapere nulla, ma è già molto “amata”. Viene lasciata nella culla per la vita affinché una famiglia che la desidera davvero la adotti per sempre.
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È un film ambizioso, per nulla facile e stratificato Amata di Elisa Amoruso.
Con l’esergo poetico di Wislava Szynborsca – “Alla nascita di un bimbo il mondo non è mai pronto” – mira a raccontare la maternità in due accezioni: la maternità desiderata e non possibile, e quella possibile ma non desiderata. La regista sceglie di accostare i due piani del racconto sin dall’inizio, incrociando anche visivamente la narrazione della solitaria vita di Nunzia, una Tecla Insolia sempre interessante e impeccabile, a quella di coppia (in crisi) di Maddalena, che con Luca ha un rapporto tormentato.
Li interpretano Miriam Leone e Stefano Accorsi, nei panni di due aspiranti genitori che non riescono a diventare tali. Nota di merito per Amoruso per la scelta di affrontare un tema spinoso, complesso, e di voler raccontare attraverso due donne allo specchio quello che il cinema italiano solitamente dimentica di approfondire, tanto meno mette in scena: la sofferenza delle madri che lo diventano loro malgrado, ma non vorrebbero (Nunzia/Insolia), e il dolore di quelle che non desiderano altro che diventare madri ma non possono (Maddalena/Leone).
Si parla ancora poco dei traumi irrisolti delle coppie che sognano la genitorialità mentre una serie di fattori impedisce loro di riuscirci, il film dà ampio spazio e accoglienza a questo tema, mostrandone tutte le innumerevoli difficoltà.